le ricette del convento primi piatti​

le ricette del convento primi piatti​

Le ricette del convento primi piatti… chi non ha mai sognato di sedersi a tavola, sentire il profumo del sugo semplice e ritrovarsi subito in un’altra epoca? Parliamoci chiaro: a volte vorresti qualcosa che parli di casa vera, non quei piatti ultra complicati che poi molli a metà. Oggi voglio raccontarti una delle mie preferite (giuro, la preparo pure nei giorni NO) che ha poco a che vedere con le mode ma tanto – davvero tanto – con il gusto autentico: la pasta ai 5 buchi, una ricetta che sembra uscita dalle mani di una nonna esperta. Se ti piacciono i primi genuini, tipo queste chicche di altri tempi, dai uno sguardo anche qui: nudeln mit pilzsosse und hackbaellchen einfach perfekt per curiosità e ispirazione.


La storia della pasta ai 5 buchi

Ok, preparati perché è una storia strana… Nessuno sa davvero dove sia nata la pasta ai 5 buchi. Alcuni dicono che sia la “pasta dei poveri”, piatto popolarissimo in convento dove si faceva di necessità virtù.

  • Questa pasta ha, bene, cinque fori (non quattro, non sei, proprio cinque!) che catturano i sughi a meraviglia – non hai idea.
  • Pare che le suore e i frati la usassero per risparmiare ingredienti ma fare piatti abbondanti.
  • Sono quei piatti che ti fanno pensare: “Ma come caspita fanno ad essere così buoni senza nulla di speciale dentro?”
  • C’è chi dice che il segreto sia nell’acqua di cottura… forse.

“Ho assaggiato questa ricetta in un piccolo convento in Umbria: mai più dimenticata, è un morso di felicità semplice!”
— Claudia, lettrice del blog


Ingredienti principali della pasta ai 5 buchi

Non aspettarti robe strane. Qui si gioca tutto sull’essenziale – e la qualità, fidati.

  • Pasta ai 5 buchi (o comunque un formato tipo ziti o perciatelli, se proprio non la trovi).
  • Pomodori pelati maturi (possibilmente italiani, mi raccomando).
  • Olio extravergine d’oliva – io ne metto anche troppo, a dire il vero.
  • Un pezzo di cipolla, aglio e un pizzico di peperoncino (non saltare il peperoncino: ci sta, eccome!).

A volte si trovano versioni con una spolverata di pane abbrustolito, e il profumo… altro che cinque stelle, secondo me.


Tecniche di preparazione della pasta ai 5 buchi

Parliamoci chiaro: serve pazienza? Forse, ma poca tutta concentrata su piccoli passaggi.

  • Soffriggi aglio, cipolla e peperoncino in olio a fuoco lento – appena senti il profumo, STOP.
  • Aggiungi i pomodori a pezzettoni ed una presa di sale.
  • Lasciali sobbollire fino a quando il sugo si restringe bene (fai la prova cucchiaio: dev’essere corposo, non brodoso).
  • Nel frattempo, cuoci la pasta ai 5 buchi in acqua salata e scolala bene (non troppo, però).
  • Tutto assieme in padella, mescoli… e via, sei pronto.

Consigli per servire la pasta ai 5 buchi

Qui puoi sbizzarrirti, ma ti do i miei trucchi preferiti (collaudati!):

  • Servila bollentissima, letteralmente fumante in tavola (niente pasta gelida da frigorifero, eh).
  • Aggiungi una spolverata di pane grattugiato tostato: non immagini che croccantezza!
  • Un filo d’olio crudo prima di mangiare fa la differenza.
  • Se vedi che avanza, usala per un pasticcio il giorno dopo.

Sai cosa ci starebbe anche bene? Una raccolta di idee dolci per dopo: se ti è venuta fame, prova le omas buchteln mit suchtfaktor 1000 (sono una bomba).


Varianti della ricetta della pasta ai 5 buchi

C’è sempre chi ci mette del suo, ed è così che nascono le varianti.

  • Qualcuno aggiunge cubetti di melanzane fritte o zucchine.
  • Altri preferiscono un pizzico di pecorino grattugiato per tirare su il gusto.
  • In certe regioni si trova anche la versione “rossa” con concentrato di pomodoro (viene più intensa, tipo comfort food delle feste).
  • C’è perfino chi usa pasta integrale… scettica, ma ognuno ha i suoi gusti!

Common Questions

1. Dove trovo la pasta ai 5 buchi?
Ti tocca cercare online o nei negozi di specialità regionali. Se non la trovi, puoi usare ziti o bucatini grossi e tagliarli.

2. Posso usare passata invece che pomodori pelati?
Certo, ma il sapore è meno “rustico”. Va bene in giorni di corsa (ci siamo passati tutti).

3. Quanto tempo ci vuole in tutto, dai?
Una mezz’ora se ti sbrighi, un po’ di più se vuoi lasciar andare il sugo piano piano.

4. Sta bene con carne o è solo “primo povero”?
Va benissimo anche con polpettine o pezzi di salsiccia – ma la vera sfida è gustarla semplice, come in convento.

5. Questa ricetta è adatta ai vegetariani?
Assolutamente sì, basta niente formaggi animali per la versione vegan.


Provala anche tu: la tua tavola come un convento (quasi)

In questa ricetta si respirano storie vere, affetto semplice e sapori che ti prendono alla gola (in senso buono!). Tutti possono provarla, nessuno verrà giudicato se brucia qualcosa — è proprio la ricetta giusta per chi cerca un “primo” senza troppe complicazioni ma pieno di cuore. Dai una spulciata anche a queste idee visive per ispirazione: Gli Spaghetti alla carrettiera | Le Ricette del Convento – YouTube e se sei tipo da collezioni, ci sono un sacco di idee su Le ricette del convento che fanno proprio al caso tuo. Non resta che accendere i fornelli: fammi sapere che ne pensi – oppure raccontami la tua versione, giuro che rispondo!

 

Similar Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *